Come Leggere le Etichette

Abbiamo già parlato delle etichette degli oli motore, riferendoci alle viscosità. Oggi torniamo sull’argomento per capire cosa sono le famose “specifiche”.

Avrete notato che sulle lattine oltre alla viscosità sono evidenziate una serie di lettere e numeri. Per esempio A3-B3, oppure SM-CF. No, non sono le coordinate della battaglia navale. Sono delle sigle che ci aiutano a capire le qualità dell’olio e il suo utilizzo.

Esistono degli istituti privati internazionali che sottopongono gli oli a delle prove e, a seconda del loro esito, classificano gli oli in categorie precise, in modo che il consumatore sappia a che uso è destinato e se è adatto alla propria vettura. I più importanti sono l’americana API (American Petroleum Institute) e la europea  ACEA  (Association des Constructeurs Auropéens d'Automobiles).

Ma come si leggono queste sigle?

Rimaniamo solo nel campo delle autovetture, trascurando i mezzi pesanti. La API usa due lettere, di cui la prima si riferisce al tipo di motore, la seconda al livello qualitativo.

La lettera S è usata per i motori a benzina, mentre la C indica i motori Diesel. Se leggo sulla lattina SM-CF capisco che quell’olio ha superato le prove qualitative del livello M per i motori a benzina e quelle del livello F per i diesel.

L’ACEA, in modo analogo, usa una lettera per classificare gli oli in base al tipo di alimentazione (benzina/diesel) e un numero per indicare il livello qualitativo.

Se leggo, sulla lattina, ACEA A3-B4, capisco che quell’olio raggiunge il livello 3 per i motori a benzina (lettera A) e quello 4 per i motori diesel (B).

Non è abbastanza complicato? Quindi complichiamolo ancora un po'.

Fino ad una ventina di anni fa ogni nuovo livello qualitativo era valido, a maggior ragione, anche per il livello inferiore. In pratica se io leggevo API SG ero sicuro che quell’olio era migliore del tipo API SF e, quindi, potevo usarlo tranquillamente sulla mia auto, per cui era prescritto il tipo SF.

Oggi non è più così semplice. Dobbiamo attenerci scrupolosamente al livello qualitativo prescritto dal costruttore della nostra vettura. Spesso, nei libretti di manutenzione, è specificato di usare un olio (per esempio A3-B4) e sconsiglia di usare un olio A5-B5. Questo avviene perché i motori moderni sono sempre più sofisticati e “pignoli” in quanto a lubrificazione e, quindi, cambiare qualità di olio non è una buona idea.

Un'altra considerazione è dedicata ai nostri amici motociclisti. Le moto hanno, quasi sempre, il cambio lubrificato dall’olio motore. Questo limita l’utilizzo di Oli superiori a SG in questi motori. Gli oli SH e superiori contengono gli esaltatori di viscosità che potrebbero danneggiare la trasmissione della vostra amata cavalcatura.

Per concludere, la solita raccomandazione: leggete il libretto di uso e manutenzione del vostro veicolo e attenetevi ai consigli in esso contenuti. Inoltre affidatevi a marchi conosciuti e rivenditori corretti  di provata esperienza: non è difficile, oggi, imbattersi in lubrificanti “taroccati”!

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